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I contributi di Freud alla
tecnica psicoanalitica
11 giugno 2003
A Freud non risultò semplice
codificare le sue continue scoperte, anche perché la tecnica
di indagine psicoanalitica, come sappiamo, subì degli aggiustamenti
nel corso degli anni.
Il primo lavoro risale al 1904 con il titolo Il metodo psicoanalitico
di Freud, venne scritto verso la metà del 1903 ed
apparse anonimo come un capitolo del libro di Loewenfeld Psychische
Zwangserscheinungen (Fenomeni psichici compulsivi),
ma due anni dopo Freud lo pubblicò di nuovo con il suo
nome nella prima serie delle sue Sammlungen. Il lavoro consistette
in una descrizione molto generale del metodo, con la presa in
esame del vecchio metodo catartico e la successiva introduzione
dellanalisi delle libere associazioni che andava a sostituire
lipnosi. In tale lavoro diede molto risalto allimportanza
della rimozione e della resistenza tanto da affermare, riferendosi
allipnosi: Lobiezione che bisogna muovere
allipnosi è che essa nasconde la resistenza, impedendo
così al medico di scrutare il giuoco delle forze psichiche.
Lipnosi non abolisce le resistenze, ma le evita, fornendo
quindi solo informazioni incomplete e successi terapeutici transitori.
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Includerà nello stesso volume il contenuto del lavoro sulla
Psicoterapia che espose nella conferenza che tenne
il 12 dicembre del 1904 al Collegio Medico di Vienna.
In quella sede dovette controbattere la credenza che la psicoanalisi
fosse una forma di suggestione, sottolineando lantitesi
esistente tra le due discipline, portando come esempio le argomentazione
di Leonardo da Vinci nel descrivere la differenza tra scultura
e pittura. La differenziazione consisteva nel fatto che la pittura
opera per via di porre*,
cioè aggiungendo colore alla tela, così come Freud
riscontrava per la suggestione, mentre nella scultura si opera
per via di levare *
cioè togliendo alla forma grezza tutto ciò che nasconde
la futura statua in essa contenuta, proprio come lanalisi
rivela ciò che prima era nascosto.
Il contributo di maggior rilievo in quegli anni fu la descrizione
dellanalisi di Dora, poiché offrirà lopportunità
di apprendere il modo in cui Freud lavorava attraverso linterpretazione
dei sogni, e le modalità di intervento adottate durante
un trattamento psicoanalitico.
Questo faticoso lavoro destò un grande interesse soprattutto
nel corso del Congresso di Salisburgo del 1908. Un tale positivo
riscontro spinse Freud, dopo circa sei mesi dal Congresso, ad
intraprendere unesposizione sistematica della tecnica, che
si proponeva di pubblicare con il titolo di Allgemeine Technik
der Psychoanalyse (Tecnica generale della psicoanalisi).
In una lettera che scrisse ad Abraham, lo fece partecipe del suo
proposito di voler pubblicare il lavoro nella seconda serie dalla
Sammlung, che sarebbe dovuta uscire lanno seguente. Appena
un mese dopo disse di aver scritto 36 pagine, ed a Ferenczi scrisse
che per Natale gli avrebbe sottoposto il lavoro di 50 pagine,
mentre a Jung sottopose le eventuali difficoltà che avrebbe
potuto incontrare per la pubblicazione, e lintenzione, se
ciò fosse accaduto, di pubblicare il lavoro sul primo volume
dello Jahrbuch.
Durante una visita di Ernest Jones a Freud nellestate del
1900, questi gli rinnovò il proposito di scrivere una memoria
sulle regole ed i principi di tecnica, che fecero ben sperare
Jones, purtroppo però il progetto non ebbe alcun seguito.
Riprese largomento nellinteressante relazione esposta
al Congresso di Norimberga del 1910 su Le prospettive future
della terapia psicoanalitica, dove espliciterà il
passaggio, durante il trattamento, dalla spiegazione dei sintomi
a quelle dei complessi ed allesame diretto delle resistenze.
Richiamerà inoltre lattenzione sul fenomeno del controtransfert
raccomandando unaccurata e costante autoanalisi.
Negli anni tra il 1911 ed il 1915, Freud pubblicò una serie
di sei lavori sulla tecnica, che raggruppò al momento di
ripubblicarli come parte della quarta serie della sua Sammlung
kleiner Schriften zur Neurosenlehre (1918).
Il primo di questi, pubblicato nel dicembre del 1911, si intitolava
Luso dellinterpretazione dei sogni in psicoanalisi.
Freud in questo lavoro argomenterà sulla possibilità,
in un paziente che conosca limportanza dei sogni, dello
strutturarsi di resistenze che possono manifestarsi in due modi
possibili: il paziente potrà giungere o a limitare la produzione
di sogni, ed in tal caso sarà opportuno che lo psicoanalista
gli dimostri che il proseguimento dellanalisi è indipendente
dal materiale onirico, oppure arrivare a subissare lanalista
con una quantità di sogni molto superiore a quella che
sarà possibile analizzare nel tempo a disposizione. Il
Maestro raccomanda allanalista di non dirigere il suo interesse
scientifico sullinterpretazione di un sogno prima di aver
favorito labreazione di emozioni e pensieri che insistono
nella mente del paziente, anche perché quel materiale onirico,
che in quel determinato momento sembrerebbe andar perduto, secondo
Freud ricomparirebbe sotto qualche altra forma.
Un altro lavoro sarà La dinamica del transfert
pubblicato un mese dopo nel gennaio 1912, che permise agli analisti
di meglio comprendere tale cruciale fenomeno. Dopo aver riportato
il paragone esistente tra i fenomeni transferenziali psicoanalitici
e quelli che si verificano in altre situazioni cliniche, Freud
preciserà quanto il transfert possa divenire di grande
aiuto durante un trattamento o arrivare ad essere un ostacolo
ai progressi del medesimo.
In questo stesso lavoro fece due importanti affermazioni: la prima,
che gli procurerà numerose critiche, si riferiva al fatto
che tutti i sentimenti positivi, di amicizia, fiducia, ecc. abbiano
origini sessuali: In origine noi non conoscevamo altro
che oggetti sessuali. 2
La seconda riguardava il materiale inconscio che emerge
nel corso dellanalisi e che secondo Freud mostra spesso
le caratteristiche del processo primario, che scoprì
grazie alle sue ricerche sui sogni.
In questo stesso periodo, nel 1912, Freud decise di proseguire
le sue pubblicazioni tracciando solo i princìpi o le linee
direttive generali, lasciando lapplicazione alla pratica
e allesperienza. Questa è lintenzione che Freud
si prefisse in quattro dei sei lavori precedentemente menzionati.
Egli li pubblicò tra il 1912 e il 1915 , dando loro il
titolo generale di Precetti per i medici che praticano la
psicoanalisi.
Nel primo dei suoi lavori, Freud tratterà un tema che gli
era stato suggerito da Ferenczi: lo stato psichico dellanalista.
Egli, prendendo a prestito a questo proposito, una definizioni
degli psicologi parlerà di: attenzione uniformemente
sospesa, facendo riferimento al fatto che lanalista
non deve attribuire una maggiore o minore attenzione a quello
o allaltro materiale, poiché latteggiamento
dellanalista deve essere complementare ai tentativi di libera
associazione fatti dal paziente. Ancora
una volta Freud porrà laccento sullimportanza
dellanalisi personale dellanalista e scriverà:
ne subirà le conseguenze, non solo con
lincapacità di apprendere dal paziente più
di tanto, ma correndo il rischio di un pericolo più grave,
che può diventare un pericolo anche per gli altri: egli
cederà facilmente alla tentazione di proiettare, come una
teoria scientifica di generale applicabilità, alcuni lati
della sua personalità che ha confusamente percepito, screditando
così il metodo psicoanalitico e sviando chi manca desperienza.
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Laltro pericolo da cui guardarsi è lambizione
sia culturale che terapeutica, poiché secondo Freud non
bisognerebbe mai chiedere al paziente più di quanto rientra
nelle sue congenite possibilità.
Il lavoro successivo Sugli inizi della cura, pubblicato
nel gennaio e nel marzo 1913, prende in esame i vari problemi
che normalmente sorgono al momento dellinizio di un trattamento,
come per esempio: cosa dire al paziente nella prima intervista,
quante spiegazione dargli, come regolarsi circa gli orari e gli
onorari. Freud preciserà che le regole da lui suggerite
dovrebbero tener conto della variabilità dei pazienti,
quindi si orienterà a descrivere un procedimento di massima.
Per esempio, lapproccio da Freud proposto nei confronti
di tutti quei pazienti di dubbia diagnosi, è quello di
programmare un periodo di lavoro di due settimane, durante le
quali il paziente è tenuto a seguire le regole analitiche
mentre lanalista si astiene da qualsiasi interpretazione,
per stabilire lindicazione al trattamento, ed anche per
assicurarsi che i sintomi nevrotici non coprano una patologia
psicotica. Per quel che attiene la questione del compenso e della
durata di unanalisi, Freud rivelerà di aver curato
giornalmente un paio di pazienti per dieci anni, senza alcun compenso,
elencando le notevoli difficoltà incontrate ai fini dellanalisi.
Sulla durata di un trattamento egli fa riferimento non solo alla
sua intrinseca difficoltà, ma anche alla atemporalità
dellinconscio ed alla lentezza con cui si verificano i mutamenti
profondi. Conclude affermando di sentirsi completamente inerme
di fronte al problema legato al modo di trattare i parenti dei
pazienti, avendo per contro ben presente la loro costante ostilità
e scontentezza.
Nel dicembre del 1914 pubblicò il lavoro Ricordare,
ripetere ed elaborare ed elaborazione attiva, dove si soffermerà
sullimportanza di riportare la ripetizione nella situazione
di transfert perché più facilmente gestibile. Freud
auspica il raggiungimento, durante unanalisi, della presa
di coscienza profonda da parte del paziente della natura di una
data resistenza, ragione che determina la lunghezza del lavoro
analitico in ragione della atemporalità dellinconscio.
Lultimo, importante lavoro, di questa serie, fu pubblicato
nel gennaio del 1915 con il titolo Amore da transfert
dove Freud espone i principi che dovrebbero guidare lanalista
nella gestione della situazione transferale.
In occasione del Congresso di Budapest, tenutosi il 28 settembre
1918, Freud tenne una relazione dal titolo Direttive del
progresso nella terapia psicoanalitica, dove esprimerà
la scelta della parola analisi in analogia con la scomposizione
chimica.
Alcuni autori capeggiati da Bezzola, conclusero che ogni analisi
dovesse necessariamente comportare una sintesi, ma Freud definì
tale critica il risultato di uninsulsa estensione di unanalogia,
aggiungendo che lanalisi realizza si una sintesi, eliminando
le repressioni che hanno agito bloccando le diverse parti della
psiche, favorendo però lemergere di tentativi fino
ad allora sopiti.
A riguardo dellimpiego dei sogni durante il trattamento,
Freud scrisse, nel 1911, un lavoro dal titolo Osservazioni
supplementari sullinterpretazione dei sogni mai pubblicato
in nessuna delle raccolte tedesche delle opere, mentre venne incluso
nella Standard Edition inglese nel volume principale, dove si
occupò principalmente dellinterpretazione dei diversi
simboli.
Il contributo più impegnativo fu scritto nel 1923 con il
titolo Osservazioni teoriche e pratiche sullinterpretazione
dei sogni. Freud distinse i diversi metodi per iniziare
linterpretazione di un sogno, descrivendo i vari aspetti
in cui si presentano durante la cura, i diversi tipi di sogni,
per poi soffermarsi sullimportanza nella clinica dellavvenuta
interpretazione dei sogni.
Concludo riportandovi una missiva che Freud scrisse a Ferenczi
il 4 gennaio del 1928 per congratularsi con lui circa un recente
lavoro di tecnica: ... Il lavoro che mi ha mandato e
che troverà accluso, rivela la maturità di giudizio
che Lei ha acquisito in questi ultimi anni, rispetto alla quale
nessuno Le è pari. Il titolo è eccellente e merita
di essere più esteso, poiché le Raccomandazioni
tecniche che scrissi tanto tempo fa erano dordine essenzialmente
negativo. Mi pareva che la cosa più importante fosse sottolineare
quello che non si deve fare e segnalare le tentazioni di scegliere
direttive contrarie allanalisi. Lasciai al tatto
tutto ciò che di positivo si dovrebbe fare. Lei ne ha ora
avviato la discussione. E accaduto, per tutto risultato,
che gli analisti docili non hanno afferrato la elasticità
delle regole che avevo proposto, e vi si sono sottomessi come
se si trattasse di altrettanti tabù. Un giorno o laltro
tutto questo andrà riveduto, senza che gli obblighi di
cui ho parlato debbano però andare ignorati...Ciò
che troviamo nella realtà è un delicato equilibrio
- per lo più a livello preconscio - delle varie reazioni
che ci aspettiamo in seguito al nostro intervento. Lesito
dipende soprattutto dalla valutazione quantitativa dei fattori
dinamici della situazione. Naturalmente non si possono dare regole
di misura: la decisione dipende dallesperienza e dalla normalità
dellanalista. Proprio per questo con i principianti bisogna
sfrondare del suo carattere mistico il concetto di tatto.
Suo affezionatissimo
Freud 4
© Rossana Ceccarelli
Note:
1
Ernest Jones Vita e opere di Freud, 2 gli anni della maturità
1901-1919 Il Saggiatore.
in italiano nel testo.
2
Ernest Jones Vita e opere di Freud, 2. gli anni della maturità
1901-1919 Il Saggiatore.
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Ernest Jones Vita e opere di Freud, 2. gli anni della maturità
1901-1919 Il Saggiatore.
4
Ernest Jones Vita e opere di Freud, 2. gli anni della maturità
1901-1919 Il Saggiatore.
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