|
L'Uomo Sigmund Freud
1 dicembre 2000
Il lungo fidanzamento tra
Sigmund Freud e Martha Bernays durato quattro anni e tre mesi,
di cui tre in cui rimasero separati , ha dato corpo ad una raccolta
epistolare costituita da ben novecento lettere. La lettura della
voluminosa raccolta fu consentita ad Ernest Jones verso la fine
del 1951 dopo la morte di Freud. Lo studio del carteggio offrì
lopportunità di poter consultare un vero e proprio
diario personale, perché Freud soleva descrivere, ad esempio,
la sua attività clinica, il rapporto con i colleghi, senza
trascurare le aspettative e le delusioni legate al proprio lavoro.
I due futuri coniugi si incontrarono in casa della famiglia di
Freud: questi, rincasando, rimase talmente colpito dalla presenza
di Martha, da indurlo ad intrattenersi con i suoi familiari, in
presenza della giovane donna, contrariamente a quanto era solito
fare. Da quel giorno le inviò quotidianamente una rosa
rossa accompagnata da un biglietto da visita, dove si dilettava
a scrivere un motto in latino, in spagnolo, in tedesco o in inglese.
Linteresse di entrambi divenne esplicito quando Martha inviò
a Freud un dolce, dopo aver avuto in dono una copia del libro
David Copperfield di
Charles Dickens. A questo fece seguito una lettera dove Freud
le esprimeva il suo grande amore e della quale vorrei citare un
piccolo passo:...Mi permetterò di dire una cosa sola:
lultima volta che ci vedremo mi piacerebbe rivolgermi a
colei che amo, che adoro con il tu ed avere la conferma
di una relazione che forse dovrà essere ammantata di segreto
per molto tempo... 1
. Parole profetiche poiché Martha partì subito dopo
per Wandesbek, un sobborgo di Amburgo, per trascorrere le vacanze
presso uno zio. Allontanamento che le venne imposto dalla madre,
poiché non condivideva il legame tra i due in ragione delle
difficoltà economiche in cui versava Freud e per le diverse
vedute in ambito religioso. E opportuno considerare che
Martha Bernays proveniva da una famiglia di rigida cultura ebraica:
il padre, Berman Bernays, era un commerciante che decise di lasciare
Amburgo per ricoprire lincarico di segretario presso un
noto commercialista di Vienna. La sua morte fu improvvisa: venne
colpito da un infarto mentre si trovava in strada. Dopo tale accadimento,
Eli Bernays, fratello di Martha, si occupò attivamente
della madre e delle due sorelle, non trascurando la famiglia della
moglie, Anna Freud, sorella di Sigmund Freud. La separazione imposta,
fu molto dolorosa per entrambi, anche perché anticipò
quella definitiva, nella stessa Amburgo; tale imposizione inasprì
i rapporti tra Freud e quasi tutti i familiari della futura moglie.
Tra gli amici di Freud possiamo distinguere due gruppi: quelli
conosciuti nel corso dellattività professionale,
in prevalenza più anziani di lui, ed un piccolo gruppo
della sua età. Quest'ultimi costituivano quella che loro
stessi amavano definire la Bund (lUnione) e solevano riunirsi,
una volta a settimana, nel caffè di Kurzweil per chiacchierare,
giocare a carte o a scacchi. Tra i più noti del gruppo
dei più giovani ricordiamo: Eli Bernays, Ignaz Schönberg
ed i tre fratelli Fritz, Richard e Emil Wahle. Gli amici di età
intermedia erano: Heitler, Herzig, Josef Paneth e Breuer. Freud
frequentava abitualmente la casa di Breuer: fu infatti, in onore
della moglie dellamico, che chiamò la primogenita
Mathilde. Oltre che geloso, Freud si mostrò sempre enormemente
preoccupato della salute di Martha; quando, per esempio, nel 1885,
venne a sapere che non stava bene le scriverà: Mi
ricordo di me stesso nel vero senso della parola, quando sono
preoccupato per te. Perdo improvvisamente il senso della misura,
e ogni tanto mi assale una tremenda paura che ti ammali. Mi sento
così turbato che non riesco a scrivere di più.
Il giorno seguente, dopo aver ricevuto una cartolina da lei scrisse:
Dunque mi sono completamente sbagliato nellimmaginare
che tu fossi malata. Sono stato proprio un pazzo...Quando si è
innamorati si diventa veramente pazzi
2
Anima
il filmato...
Dopo il lungo fidanzamento
dovettero occuparsi del loro matrimonio. Freud detestava le cerimonie
religiose ed avrebbe voluto un rito civile, ma poiché in
Austria non avrebbe avuto alcun valore legale, decisero anche
per la cerimonia ebraica, che fu fissata in un giorno feriale
in casa della madre di Martha. Mentre il matrimonio civile ebbe
luogo il 13 settembre 1886 nel Municipio di Wandesbek, Freud trascorse
le notti del 12 e del 13 settembre in casa dello zio Elias Philipp,
cui spettava il compito di guidarlo nella preghiera ebraica che
avrebbe dovuto recitare il giorno seguente. Partirono, subito
dopo la cerimonia religiosa, per il viaggio di nozze diretti a
Lubecca e dopo un paio di giorni si trasferirono a Travemünde,
nello Holstein, sulle rive del Baltico Durante il viaggio di ritorno
si fermarono un poco a Berlino, Dresda e a Brünn.
Seguiamo ora gli spostamenti di residenza, evenienza sempre delicata
nella vita di ognuno, che Freud effettuò nel corso della
sua esistenza. Aveva iniziato a praticare la professione medica
al numero 7 della Rathausstrasse, il miglior quartiere di professionisti
di Vienna, facendo pubblicare il seguente avviso sui quotidiani
e periodici di medicina: Il dott. Sigmund Freud, docente
di neuropatologia nellUniversità di Vienna, è
tornato da un soggiorno di sei mesi a Parigi, e risiede ora nella
Rathausstrasse 7. Con il matrimonio dovette cambiare domicilio,
e con il consenso di Martha, si trasferirono in un appartamento
di recente costruzione, situato sul luogo stesso del distrutto
Ringtheater, ove, a causa di un incendio, avevano perso la vita
più di seicento persone. In questa occasione Freud volle
essere sicuro di non urtare la sensibilità della consorte
prospettandole una vita coniugale in un luogo colpito da una simile
tragedia; daltra parte, solo laura di timore superstizioso
che avvolgeva il nuovo complesso edilizio, aveva determinato una
valutazione ben più alla portata dei mezzi economici ristretti
di cui godeva il giovane medico. Mathilde, primogenita di Freud,
fu il primo bambino a nascere nel casamento, il 16 ottobre 1887,
e limperatore inviò il suo aiutante di campo a consegnare
personalmente a Freud unamabile lettera di congratulazioni
per la nascita di una nuova vita, nel luogo in cui tante ne erano
andate perdute. in quello stesso appartamento nacquero Jean Martin,
così chiamato in onore di Charcot, e Oliver in onore di
Cromwell.
Pertanto, le esigenze di maggior spazio si fecero pressanti e
la famiglia Freud si trasferì al famoso numero 19 della
Bergasse. Qui vissero per quarantasette anni e qui nacquero altri
tre figli. Dopo la nascita del sesto figlio, entrò a far
parte della famiglia anche la sorella nubile di Martha, Minna
Bernays, fino alla sua morte.
Concluderei con alcune descrizioni che Freud dette di se stesso
e della sua vita, poiché esprimono il suo desiderio, non
tanto di ottenere la notorietà, quanto un riconoscimento
scientifico della fondatezza delle proprie scoperte. Nel compiere
le ricerche di anatomia scrisse: Non trovo affatto facile
attirare lattenzione del mondo, perché esso ha la
pelle spessa e lorecchio duro. E ancora: Non
sono stato veramente ambizioso. Ho cercato nella scienza la soddisfazione
che offrono la ricerca e il momento della scoperta, ma non sono
mai stato uno di quelli che non sopportano lidea di esser
portati via dalla morte senza aver lasciato il loro nome scolpito
sulla pietra. Infine: La mia ambizione sarà
soddisfatta se imparerò a capire qualcosa del mondo nel
corso di una lunga vita.
3
© Rossana Ceccarelli
Note:
1
- Ernest Jones, Vita e opere di Freud, il Saggiatore, Milano,
1962 . back
2
- Ernest Jones, op.cit. back
3
- Ernest Jones, op.cit. back
|
|