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S. Freud e la psicoanalisi applicata
13 dicembre 2005
Con il libro Psicopatologia della vita quotidiana scritto nel 1904, Freud poté mostrare come i contenuti inconsci possano influenzare il divenire quotidiano. Il primo capitolo venne intitolato Loblio dei nomi propri; già sei anni prima il Maestro ne aveva pubblicato il contenuto, in forma divulgativa, sulla Monatsschrift für Psychologie und Neurologie con il titolo Il meccanismo psichico delloblio. In quello stesso anno, il 1898, scrisse per un ambito selezionato di professionisti, sui rapporti tra dimenticanza e rimozione e lanno seguente, sullo stesso periodico, pubblicò un lavoro dal titolo Ricordi di copertura dove si occuperà di tutti quei ricordi che, fungendo da schermo ad altri ricordi associati, vengono rimossi. Seguirono altri tre capitoli a quello sulloblio dei nomi propri, attraverso i quali esporrà come la presenza del medesimo meccanismo sottostante, possa produrre le amnesie di parole, di frasi, di impressioni e intenzioni. La trattazione si concluderà, nellultimo capitolo, con il profondo contributo di Freud circa il superamento del vecchio dilemma tra determinismo e libero arbitrio, reso quest'ultimo impossibile, secondo il Maestro, dal fatto che decisioni che possono sembrare spontanee possono essere guidate da condizionamenti profondi di natura inconscia.
Il 1905 fu per Freud un periodo molto produttivo, infatti pubblicò oltre ai Tre saggi sulla teoria della sessualità, un libro intitolato Il motto di spirito e la sua relazione con linconscio dove tratterà dei due fattori da cui dipendono i motti, la loro speciale tecnica di produzione e la loro tendenza, attribuendone la psicogenesi alla passione che hanno i bambini nel giocare con le parole come se si trattasse di oggetti.
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Allinizio del 1906 Freud scrisse un breve racconto su Personaggi psicopatici del teatro, mai pubblicato in tedesco, che Max Graf pubblicò in inglese nel 1942, quando Freud gliene fece dono. Si tratta di un piccolo saggio dove Freud espone le ragioni per cui certe forme artistiche interessino il pubblico, soffermandosi sulla poesia lirica, la danza rituale, ma principalmente sul dramma.
Un contributo degno di nota è collocabile nel giugno 1906 quando Freud, su invito di Löffler, professore di giurisprudenza, tenne un seminario dove espose la differenza dei meccanismi che sono alla base di un atto criminale e quelli dei nevrotici, ponendo laccento sulla complessità delle motivazioni che possono non necessariamente riferirsi al delitto preso in esame.
Nel 1907 pubblicò nel primo numero della nuova Zeitschrift für Religionspsychologie un lavoro dal titolo Atti ossessivi e pratiche religiose dove, per la prima volta, trattò largomento legato alla religione. Il confronto sarà appunto tra i cerimoniali ossessivi e le pratiche religiose (pregare, inchinarsi, inginocchiarsi ecc.), sul senso di costrizione interiore ed il timore più o meno vago della punizione-disgrazia nella quale si andrebbe ad incappare, qualora tali cerimoniali venissero omessi. Freud concluderà affermando che la nevrosi ossessiva può essere considerata la contropartita patologica della religione, cioè una forma di religione personale, mentre la religione può essere definita una nevrosi ossessiva universale.
Allinizio del 1907 pubblicò, come primo volume d una nuova collana, Schriften zur angewandten Seelenkunde un breve lavoro in cui espose linterpretazione psicoanalitica di un romanzo. Già nel 1898 aveva inviato allamico Fliess unanalisi molto precisa del romanzo Die Richterin di Conrad Ferdinand Meyer, dove aveva fatto risalire lorigine della trama ad un ricordo represso dellautore circa una sua relazione sessuale infantile con la sorella.
Lanalisi in questione, dal titolo Deliri e sogni nella 'Gravida' di Jensen", trattava del racconto del noto scrittore danese che narra la storia di un giovane archeologo, che si innamora dellimmagine di una fanciulla greca raffigurata in un bassorilievo. Le sue fantasie deliranti lo indurranno a credere che la fanciulla fosse morta durante leruzione che si abbatté su Pompei nel 79 a.c.
Larcheologo si reca comunque a Pompei dove incontra una donna che incarna la fanciulla del bassorilievo, si lascia curare da questa, per poi successivamente scoprire che la fanciulla era stata una sua compagna di giochi durante linfanzia.
Freud ne fa unanalisi dettagliata: lepoca di 2000 anni fa, in cui si suppone che la coppia si sia conosciuta ed amata, equivale al periodo dimenticato della loro infanzia reale, la rimozione che lha cancellata corrisponde alla scomparsa di Pompei sotto la cenere, che denota più la presenza di un processo di seppellimento che non quello di distruzione. Freud inviò una copia del libro a Jensen con una lettera di accompagnamento. Lo scrittore gli rispose amichevolmente dicendogli che lidea del racconto si era concretizzata dopo aver visto la copia del bassorilievo esistente presso il Museo di Monaco, e gli riferì di un innamoramento per una bambina con la quale era cresciuto, che morì di tisi a diciottanni; aggiunse che molti molti anni dopo si era infatuato di unaltra ragazza, molto somigliante alla prima, morta anchessa prematuramente (potenza della coazione a ripetere!).
Nel 1908 apparvero quattro lavori, il primo Etica sessuale civile dove Freud si pronuncerà su problemi di ordine sociale, il secondo Carattere ed erotismo anale dove si soffermerà sullo studio della formazione dei vari tratti caratteriali, ed il terzo Lo scrittore creativo e il sogno diurno che pubblicherà sulla nuova rivista Neue Revue. Gran parte del lavoro verterà sulla descrizione delle caratteristiche del sogno diurno, attività che Freud riconduce al gioco infantile, pur differenziandosi da questo, visto che prescinderebbe dagli oggetti reali di cui invece si serve il bambino.
Nel 1910 pubblicò il saggio Leonardo da Vinci e un ricordo della sua infanzia partendo, per la sua analisi, dallunico ricordo che Leonardo rammentava. Il ricordo preso in esame era quello di un uccello che si posava sul bambino giacente sulla culla, che spostava la coda su e giù sulla bocca di lui. Cogliendo nellidea della coda delluccellino il simbolo contemporaneo del capezzolo e del pene, Freud mette in rapporto questa fantasia con i noti eventi dellinfanzia di Leonardo. Questi nacque come figlio illegittimo e per i primi anni visse solo con la madre, finché il padre, dopo il matrimonio con unaltra donna, dalla quale non aveva avuto figli, lo adottò.
Ferenczi arrivò a temere, che a causa di questo scritto, Freud potesse essere considerato un visionario, ma la risposta del Maestro non ammise repliche: Non si preoccupi del Leonardo, da molto tempo scrivo solo per una piccola cerchia, che aumenta di giorno in giorno, e se gli altri non si beffassero del Leonardo vorrebbe dire che ho errato nel giudicarli. Ciò che dicono gli altri mi è completamente indifferente. A tutti noi la psicoanalisi procurerà, postume, più gratitudine e più fama di quanto sarebbe opportuno desiderarne ora che siamo immersi nel lavoro.1
Il lavoro Totem e tabù, richiese la lettura di numerosi libri e a tal proposito Freud si esprimerà come segue: Il lavoro sui totem è una faccenda bestiale. Sto leggendo grossi libri senza provarci vero interesse, poiché già conosco le conclusioni: listinto me le detta, ma esse devono aprirsi la strada attraverso tutto il materiale esistente sullargomento... Ed ancora:
Sto scrivendo faticosamente la quarta delle Überstimmungen, quella sul totemismo, che deve concludere la serie. E limpresa più audace nella quale mi sia imbarcato, sulla religione, letica e quibusdam aliis. che Dio maiuti! ...
Sto lavorando allultima parte del Totem, che cade opportuna per approfondire di parecchio la frattura. Per leggerlo e rileggerlo occorrerà tutto il mio tempo fino al 15 giugno. Dal tempo dellInterpretazione dei sogni non ho scritto nulla con tanta convinzione, per cui posso predire il destino del saggio
Freud disse ad Abraham che il saggio sarebbe uscito prima del congresso di Monaco e ...sarebbe servito a creare una netta separazione tra noi e tutta la religiosità ariana. Questo sarà il suo risultato. ed a Ferenczi: DallInterpretazione dei sogni non ho lavorato a nessunaltra opera con tanta sicurezza ed ispirazione. Laccoglienza sarà la stessa di allora: una tempesta di indignazione, tranne per coloro che mi sono vicini. Nella disputa con Zurigo, il saggio cade proprio al momento giusto per separarci, così come un acido scinde un sale (13 maggio 1913).
Jones lesse insieme a Ferenczi le bozze, e pochi giorni dopo, quando incontrò Freud a Vienna, poté cogliere limportanza che per il Maestro rivestiva tale lavoro: Allora (nellInterpretazione dei sogni) descrissi il desiderio di uccidere il proprio padre, ma ora ho descritto luccisione vera e propria. Dopo tutto passare dal desiderio allazione non è poca cosa.
Nella prima parte, Lorrore dellincesto, si soffermerà sulle complesse precauzioni prese dalle tribù primitive per evitare lincesto, e la conseguente pena legata allinfrazione: la morte.
Nella seconda parte, dal titolo Il tabù e lambivalenza dei sentimenti, Freud passerà in rassegna il vasto campo dei tabù spiegando come esso sia fine a stesso, e come un individuo o un oggetto, una volta divenuto tabù, possa venire investito di poteri miracolosi. La proibizione fondamentale messa generalmente in atto, riguarda il contatto, che Freud paragona al délire de toucher dei nevrotici ossessivi, dove si teme lavvento di qualche terribile disgrazia.
Con il terzo saggio, Animismo, magia e onnipotenza del pensiero Freud, pur accettando la tradizionale divisione degli stadi di sviluppo umano in animistico, religioso e scientifico, condividerà con Marett lesistenza di uno stadio precedente o pre-animistico definito animatismo, dove il mondo viene percepito come animato da diverse intenzioni che conducono al benessere o alla rovina dellumanità. Il passaggio allanimismo, il cui il mondo é vissuto come popolato da anime e demoni, è secondo Freud da considerarsi un progresso, poiché luomo affida i propri desideri agli spiriti attraverso una proiezione. Per quel che attiene la magia Freud metterà in rapporto questo atteggiamento primitivo con lonnipotenza dei pensieri riscontrabile sia nelle fantasie nevrotiche che nella vita psichica dei bambini.
Nella quarta parte, Il ritorno del totemismo nellinfanzia, si soffermerà sullorigine dei totem, spiegando ad esempio come al clan che discendeva da una particolare specie (per eredità materna) fosse severamente proibito uccidere animali di quella specie. Era anzi obbligatorio proteggerli, affinché essi, a loro volta, proteggessero il loro clan.
Il libro, come lo stesso Freud anticipò, non ricevette il consenso dovuto poiché incontrò aspre resistenze anche al di fuori dei circoli psicoanalitici.
Per concludere mi soffermerò sugli scritti di Freud che riguardarono lallontanamento e la successiva rottura con Jung, fortemente auspicata dal Maestro, poiché riteneva che fosse dolorosa ma necessaria al fine di scongiurare le inevitabili confusioni sul metodo psicoanalitico.
A tal fine Freud decise di scrivere due saggi, quasi contemporaneamente, nei primi tre mesi del 1914. Uno era sul Narcisismo nel quale Freud poté esporre le differenze tra le proprie posizioni e quelle di Jung ed Adler.
Il secondo saggio, nettamente più polemico, significativo ne è il motto iniziale: Fluctuat nec mergitur 2 , si divide in una prima parte autobiografica, e in una seconda parte dove ripercorre la storia del movimento psicoanalitico dopo il 1902 ed il successivo riconoscimento, per poi concludere, con una terza parte, in cui illustrerà un resoconto dei dissensi con Jung ed Adler.
Concludo riportando una lettera che Freud scrisse al Dr. van Eeden, psicopatologo olandese, poiché trovo che si possa considerare attuale e perché spiega la ragione per cui, ancor oggi, si muovano attacchi gratuiti ed ascientifici alla psicoanalisi.
Vienna, 28 dicembre 1914.
Verehert Herr Kollege,
lattuale guerra mi spinge a ricordarLe due affermazioni avanzate dalla psicoanalisi, che hanno sicuramente contribuito a rendere impopolare tale teoria. Dallo studio dei sogni e dei lapsus delle persone normali, nonché dei sintomi nevrotici, la psicoanalisi è giunta alla conclusione che gli impulsi primitivi, selvaggi e malvagi dellumanità non sono scomparsi ma continuano ad esistere, sebbene allo stato represso, nellinconscio degli impulsi, come noi lo chiamiamo nel nostro gergo, ed attendono loccasione per manifestare la loro attività. Essa ci ha inoltre insegnato che il nostro intelletto è qualcosa di debole e dipendente, al tempo stesso gingillo e strumento dei nostri impulsi e delle nostre emozioni, e che tutti noi siamo obbligati ad agire intelligentemente e stupidamente a seconda del volere imposto dai nostri atteggiamenti
Non vi è affronto più feroce del delitto di lesa maestà dellonnipotenza umana!
© Rossana Ceccarelli
Voyez la version française...
Note:
1 Ernest Jones vita e opera
di Freud. Gli anni della maturità 1901-1910 Il Saggiatore.
2 E il motto che figura sotto la navicella nello stemma della città di Parigi, e che Freud aveva citato a Fliess per giustificare la sua tenacia indomabile.
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