Va ad Home
Direttore scientifico: Prof. Nicola Peluffo | Direttore editoriale: Dott. Quirino Zangrilli 
Scienza e Psicoanalisi
 OSSERVATORIO
Osservatorio di Psicoanalisi applicata
Contributo del Prof. Luciano Mecacci  
 Home > Indice Osservatorio >  Questo articolo < indietro
 

Sabine Spielrein

Scheda bibliografica a cura del Prof. Luciano Mecacci (Facoltà di Psicologia, Università degli Studi di Firenze, meca@psico.unifi.it )

Dopo la pubblicazione del libro di Aldo Carotenuto nel 1980 Diario di una segreta simmetria. Sabina Spielrein tra Jung e Freud, presto tradotto in sette lingue [4], la bibliografia si è arricchita progressivamente di nuovi contributi che hanno studiato la vita e l’opera fino ad allora praticamente ignota di questa affascinante figura della storia della psicoanalisi, il ruolo che le sue vicende personali ebbero sui rapporti tra Freud e Jung, il significato teorico delle sue ricerche sullo sviluppo delle idee freudiane e junghiane, e infine altri aspetti come il rapporto tra la psicoanalisi e il femminismo, o l’influenza su autori come Piaget e Vygotskij. Inoltre la Spielrein ha suscitato l’interesse di registi di teatro e di cinema, e la sua vita e la sua opera sono state rappresentate con successo di pubblico.

Sebbene esista una esauriente raccolta degli scritti della Spielrein [22], non è consigliabile partire da questi per chi non abbia familiarità con la teoria psicoanalitica, trattandosi di lavori molto specialistici. Si propone invece di avviare il proprio percorso di letture o con il libro di Carotenuto [4] o, più in generale, con il profilo di Francesca Molfino [18] per avere un’idea complessiva iniziale. Vi sono poi vari studi che hanno approfondito la biografia e in particolare la relazione Spielrein-Jung, e tra questi si consigliano anche per ulteriori rimandi bibliografici i seguenti: Bettelheim [3], Cremerius [6], Kerr [10], Kress-Rosen [11], Ljunggreen [12] e Lothane [13]. Poiché la vicenda della Spielrein avrebbe avuto un ruolo decisivo nella rottura tra Freud e Jung (come sostiene Kerr, mentre non è affatto dello stesso parere Lothane), a seconda che chi dibatte questo tema sia di scuola freudiana o junghiana, si tende ad avere una lettura di parte di tutta la questione (ad esempio, si può verificare nel sito freudiano-ortodosso http://javari.com/FreudPsa/spielrein.htm come sia attaccato Jung in generale prendendo spunto proprio dalla sua relazione con la Spielrein). A un livello di maggiore specializzazione teorica si pongono gli articoli di vari autori pubblicati nel 1995 sulla rivista L’Evolution Psychiatrique e nel 2001 sulla rivista Journal of Analytical Psychology. Il libro, annunciato per il marzo 2003, dedicato alla Spielrein raccoglie gli articoli pubblicati in quest’ultima rivista e altri documenti, rappresentando quindi il riferimento bibliografico recente più importante [5].

Sul rapporto tra la psicoanalisi, le donne e il femminismo (tematica per la quale la storia di Sabina Spielrein ha costituito un nodo centrale) si possono vedere i libri di Appignanesi e Forrester [2] e Vegetti Finzi [23] e l’articolo di Richards [20].

Sul problema delle "violazioni" del setting analitico, per le quali il caso Spielrein-Jung è considerato spesso il prototipo, v. l’importante libro di Gabbard e Lester [9] e le parti relative del nostro libro sulla psicoanalisi [15].

Sui rapporti con Piaget (analizzato dalla Spielrein) v. il saggio di Vidal [24], mentre per l’influenza avuta sulle teorie del pensiero e del linguaggio in Piaget e Vygotskij v. il recente saggio di Santiago-Delefosse e Delefosse [21].

Per una collocazione generale della Spielrein nel quadro della psicoanalisi russa il libro fondamentale è quello di Etkind del 1993, di cui si consiglia la trad. inglese per i suoi aggiornamenti [8]. Vedi anche il saggio di Ovcharenko [17] e la recente antologia curata da Angelini [1]. In margine alla versione data nel film di Faenza (v. sotto) del periodo russo v. anche il nostro breve articolo [16] in cui si riprendono nostre notizie precedenti sull’Asilo psicoanalitico [14].

Infine vi sono due film: il primo (Ich hiess Sabina Spielrein [Mi chiamavo Sabina Spielrein] della regista svedese Elisabeth Marton), uscito nel 2002, ha una impostazione di fedele ricostruzione storica; il secondo (Prendimi l’anima del regista Roberto Faenza), uscito nel 2003, si concede alcune libertà artistiche e su alcuni punti suscita alcune perplessità: l’assenza della fondamentale figura di Sigmund Freud nella storia sentimentale tra la Spielrein e Jung, la banalizzazione di Eugen Bleuler, direttore dell’Ospedale Burghözli di Zurigo (Bleuler fu tutt’altro che distaccato nei suoi rapporti con i pazienti, come ricorda Ellenberger [7]; e fu proprio lui a incoraggiare la Spielrein a intraprendere la carriera di psicoanalista), e infine la ricostruzione dell’ambiente dell’Asilo che non è rappresentabile come un’esperienza semiclandestina praticata in un futuro rudere (l’Asilo è tuttora visitabile a Mosca ed è perfettamente conservato, essendo divenuto poi la dimora dello scrittore M. Gorki: uno splendido edificio considerato l’esempio dell’Art Nouveau russa [14]). Vari documenti e la scenografia del film di Faenza sono stati raccolti in un volume [19].

Note:

[1] Angelini A., Pionieri dell’inconscio in Russia. Liguori, Napoli 2002
[2] Appignanesi L., Forrester J., Freud’s women. Basic Books, New York 1992.
[3] Bettelheim B., Scandalo in famiglia. In [4], ed. 1999.
[4] Carotenuto A., Diario di una segreta simmetria. Sabina Spielrein tra Jung e Freud. Astrolabio, Roma 1980 (ed. riv., 1999; rist. Bompiani, Milano). La traduzione tedesca di questo libro contiene documenti non presenti, per motivi di copyright, nelle altre edizioni.
[5] Covington C., Wharton B., Sabina Spielrein. Forgotten pioneer of psychoanalysis. Brunner-Routledge, New York 2003.
[6] Cremerius J., Sabina Spielrein, una vittima precoce della politica della professione psicoanalitica. "Materiali per il piacere della psicoanalisi", 1990, 75-94.
[7] Ellenberger H.F., La scoperta dell’inconscio. Boringhieri, Torino 1982.
[8] Etkind A., Eros of the impossible. The history of psychoanalysis in Russia. Westview Press, Boulder 1997.
[9] Gabbard G., Lester E., Violazioni nel setting. Raffaello Cortina, Milano 1999.
[10] Kerr J., Un metodo molto pericoloso. La storia di Jung, Freud e Sabina. Milano 1996.
[11] Kress-Rosen N., La passione di Sabina. Freud, Jung e Sabina Spielrein. Milano 1997.
[12] Ljunggreen M., Contributo alla biografia di Sabina Spielrein. "Giornale Storico di Psicologia Dinamica", 1984, 16, 49-60.
[13] Lothane Z., In defense of Sabina Spielrein. In P. Mahoney, C. Bonomi and J. Stensson, Behind the scenes. Freud in correspondence, Scandinavian University Press, Oslo 1997.
[14] Mecacci L., Casa Rjabu_inskij e l’Asilo psicoanalitico di Mosca negli anni Venti. "Psicologia Contemporanea", maggio-giugno 1998.
[15] Mecacci L., Il caso Marilyn M. e altri disastri della psicoanalisi. Laterza, Roma-Bari 2000.
[16] Mecacci L., Il destino di Sabina Spielrein. "La Rivista dei Libri", aprile 2003.
[17] Ovcharenko V., Love, psychoanalysis and destruction. "Journal of Analytical Psychology", 44, 355-373.
[18] Molfino F., Sabina Spielrein, la paziente. In Psicoanalisi al femminile, a c. di S. Vegetti Finzi, Laterza, Roma-Bari 1992.
[19] Prendimi l’anima. Arcanafiction, Roma 2003.
[20] Richards, A.K., Freud and feminism: a critical appraisal. "Journal of the American Psychoanalytic Association", 1999, 47, 1213-1237.
[21] Santiago-Delefosse, M.J., Delefosse J.M.O., Spielrein, Piaget and Vygotsky: Three positions on child thougth and language. "Theory and Psychology", 2002, 12, 723-747.
[22] Spielrein S., Comprensione della schizofrenia e altri scritti. Liguori, Napoli 1986.
[23] Vegetti Finzi S., Psicoanalisi al femminile, Laterza, Roma-Bari 1992.
[24] Vidal F., Sabina Spielrein, Jean Piaget: chacun pour soi. "L’Evolution Psychiatrique", 1995, 60, 97-113 (rist. in [5])


Su questo sito:

Il caso Spielrein e l’edificazione freudiana del concetto di “transfert e controtransfert” (di Rossana Ceccarelli)

     
 

 
 
In questa Rubrica vengono pubblicati articoli di Autori appartenenti a scuole teoriche diverse. Il Comitato scientifico di "Scienza e Psicoanalisi" si occupa unicamente di verificare l'attendibilità delle fonti.
 
 

 
     
 
   
 
 

 
     
 

  ATTENZIONE:  L'intero contenuto del sito è tutelato da copyright: ne è vietata la riproduzione sotto qualsiasi forma.

Wikipedia Wikipedia può utilizzare l'intero contenuto rispettando le specifiche dell'autorizzazione concessa.

Per eventuali autorizzazioni scrivere al Direttore Editoriale.

 
     
 

 
 
   
EDITORIALE
ATLANTE
PSICOSOMATICA
FREUD
INFANZIA
NEUROSCIENZE
OSSERVATORIO
scienza
PSICHIATRIA
Psicologia
etnopsicoanalisi
ScienzaNews
Scienze Biologiche
Newsletter
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
 
 
 
 
 
incontro