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Se questo è amore...
(il tormento della fissazione incestuosa)
7 ottobre 2003
Credo che chiunque si occupi di
psicoterapia e di psicoanalisi abbia riscontrato che i temi che
maggiormente esprimono la sofferenza degli esseri umani siano
linsoddisfazione amorosa e il vissuto di incomprensione
e delegittimazione allinterno delle famiglie.
Essi sono, ovviamente, interconnessi.
Ne ha già dato una chiara esposizione la Dott.ssa Bruna
Marzi nellarticolo Esclusioni
ed Incontri: il ruolo delle ripetizioni filogenetiche
uscito sulle pagine elettroniche di questa rivista.
Fiumi di lacrime vengono versati in ogni psicoanalisi nel descrivere
le traversie amorose che, quando non si leghino a dinamiche manifestamente
sado-masochiste, descrivono quanto meno vissuti di incomprensione,
di mancata corresponsione, di rifiuto, di rigetto.
- Definizione
L'amore, nei suoi due aspetti
di sentimento e sessualità, è essenzialmente l'espressione
del bisogno dell'essere umano di mitigare la sua solitudine. Dal
punto di vista micropsicoanalitico il suo scopo essenziale è
quello di realizzare un contatto che porti alla realizzazione
di una vera e propria fusione psicobiologica con un altro individuo.
La nostra esistenza risulta, non bisogna dimenticarlo, da una
fusione originaria avvenuta tra l'ovulo materno e lo spermatozoo
paterno che danno origine ad un progetto vitale effimero che ha,
in fondo, l'unico scopo di eternare il patrimonio genetico con
una successiva unione che dia luogo alla costruzione di un nuovo
individuo. Amiamo per sfuggire al vuoto da cui proveniamo e verso
cui siamo inesorabilmente attratti. Ed amiamo nel tentativo di
ripristinare quella situazione di aggregazione che, quasi sfidando
le leggi della natura, permette all'ovulo fecondato, portatore
di materiale genetico incompatibile con il sistema di immunosorveglianza
materno, di proseguire il suo accrescimento (la gravidanza è
l'unica eccezione esistente in natura alla regola della bioindividualità
che comporta l'immediata reazione immunitaria di un organismo
qualora venga in esso trapiantato del materiale genetico incompatibile).
1
- Tutto comincia prima di noi
Conformemente alle ipotesi dei
modelli scientifici cui faccio costantemente riferimento (Freud,
Fanti e Peluffo), che ho puntualmente verificato in oltre un ventennio
di esperienza clinica, ritengo che gli avvenimenti traumatici
di qualsiasi epoca di sviluppo siano memorizzabili e determino
dei nuclei di fissazione che influenzeranno le strutturazioni
successive dei tentativi psicobiologici dellessere umano.
2
Abbiamo innumerevoli prove cliniche di questo fenomeno 3 ma
io credo che basterà riflettere sulle possibilità
che tutti gli organismi viventi (addirittura quelli unicellulari)
hanno, di ritenere informazioni circa eventi traumatici; informazioni
che sono inscritte a livello cellulare, in ogni distretto dellorganismo
e non già nella nobile corteccia cerebrale.
La scelta amorosa è una scelta condizionata dal terreno
psicobiologico dellindividuo.
Basterebbe studiare con attenzione le centinaia di alberi genealogici
realizzati da L. Szondi 4 e
collaboratori per farsene unidea al riguardo. Ne citerò
a puro titolo di esempio, solo uno, il più semplice da
visualizzare graficamente:
...Un industriale (1) si sposa due volte. La prima moglie
(2) lo lascia per sposare un uomo instabile che la rende infelice.
Comincia a bere e infine si uccide. Lindustriale si risposa
con una donna (3) la cui madre si è ugualmente uccisa.
Il fatto che anche la sorella dellindustriale (4) si sia
uccisa testimonia del carattere genotropico dei due matrimoni... 5
- Amare: impresa titanica
Possiamo affermare che, a livello
microscopico, cellulare, la ricerca dell'Altro, la fusione e lo
stato di gravidanza, si realizzano aggirando già una difesa
e dunque una paura. Sarò chiaro: non penso che l'amore
sia riducibile al semplice aspetto biologico, come ad esempio
la recente biochimica dell'eros sembra affermare.
I treni di impulsi nervosi, o i ferormoni e le altre delicate
funzioni indagate dalla psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI),
che compaiono sincronicamente alla situazione amorosa, sono solo
l'aspetto somatico di un fenomeno estremamente complesso e inestricabilmente
connesso con la vita psichica (affetto e rappresentazioni mentali),
le cui propaggini, come in ogni altro aspetto dell'esistenza, travalicano
la vita individuale ed affondano le loro radici nella filogenesi.
Se dunque l'amore è al servizio del progetto vitale, può
sembrarci astrusa l'idea che l'espressione di una funzione talmente
primaria possa essere continuamente disturbata da una concomitante
conflittualità interna.
In primo luogo la spinta istintuale al contatto, alla fusione,
alla compenetrazione, deve vincere un'altra spinta, di segno contrario,
inscritta in ogni organismo: la battaglia con l'Altro o l'avversario
che si compie incessantemente a livello cellulare e immunitario,
cioè si manifesta nelle reazioni che tendono a mantenere
l'integrità e l'unicità della struttura somato-psichica:
la fagocitosi e il rigetto. (Peluffo, 1973) Questa attività
di salvaguardia della propria unicità esiste e si manifesta
anche a livello psichico e l'interazione inconscia che esiste
tra le persone fa si che esista nel profondo di ognuno di noi
la spinta all'eliminazione dell'avversario, e molto spesso il
partner assume inconsciamente i connotati dell'avversario.
- Lallucinazione amorosa
Il
rapporto amoroso, come qualsiasi altro rapporto psichico, è
essenzialmente regolato da un rapporto inconscio tra faccette
iconiche attivate nei soggetti coinvolti nella relazione amorosa.
Possiamo immaginare quest'ultima non come un rapporto tra A e
B (i due soggetti in amore) ma come un rapporto mediato dall'interposizione,
tra A e B, di una serie di sfaccettature dell'Immagine, costituite
dalle imago entrare a far parte del materiale iconico genealogico,
provenienti dal corredo iconico filogenetico, che sono attive
nella loro mente e che agiscono come una sorta di satellite di
comunicazione tra la stazione A e quella B.
(Vedi lanimazione sul Transfert
dellAtlante di Scienza e Psicoanalisi di Zangrilli-Fornari)
La nostra vita deriva da un mix assolutamente casuale di circostanze
che conducono i due genitori allunione sessuale. Se certamente
da un punto di vista somatico e genetico noi siamo figli delle
due persone che si sono unite sessualmente ed hanno messo a disposizione
i loro gameti per limpresa, da un punto di vista psichico
di chi siamo figli?
Pensiamo allistante costituito da un coito tra soggetti
potenzialmente fecondi. Nel delirio sociale possiamo credere che
questa unione di sensi sia spesa sotto il dominio di un amore
incondizionato.
Il materiale di seduta ci mostra, in modo assolutamente incontrovertibile,
che il gioco delle fantasie, che fanno da supporto alleccitazione
erotica è un caleidoscopio incontrollabile.
Ma se potessimo realizzare un concentrato iconico della massa
dellattività fantasmatica sincrona allatto
sessuale otterremmo due immagini ben delineate: Lei fa realmente
lamore con loggetto della sua fissazione edipica,
Lui altrettanto.
A volte mi diverto (si fa per dire) a riflettere in seduta: Di
chi è figlio, da un punto di vista psichico, questo essere
umano? - non già dei suoi genitori biologici, bensì
delle imago incestuose che sono state reinvestirte nel rapporto
consumato.
Cioè, io, figlio di mio padre biologico Y e di mia madre
biologica X, sono in realtà figlio psichicamente di YY
(padre di X) e di XX (madre di Y) (sempre che queste siano state
le reali fissazioni incestuose). 6
Spendete un po del vostro tempo a rileggere più e
più volte la frase precedente: ne vale la pena.
A volte il desiderio incestuoso è talmente potente che
il frutto del concepimento diviene il nuovo polo di investimento
della fissazione edipico-incestuosa.
Si concepisce un figlio-amante che rimarrà tale per il
resto dellesistenza dei due soggetti (è un tema,
questo, magistralmente trattato da grandi registi italiani come
Visconti e Pasolini)
Per comprendere quello che ho intenzione di comunicarvi dovremo
illustrare il concetto micropsicoanalitico di Immagine.
Nella definizione di S. Fanti, limmagine è Linsieme
geneticamente organizzato delle rappresentazioni e degli affetti
che strutturano linconscio a partire dalles.
7
Questa definizione implica, come sottolinea Peluffo (Il
persecutore , Scienza e Psicoanalisi, 2003), che le tracce
mnestiche degli accadimenti traumatici e dei nuclei di fissazione,
si costituiscano in insiemi le cui informazioni si riversano dalles
nellinconscio e lo programmano. Si viene a strutturare un
software aberrante, basato su esperienze traumatiche primordiali,
che da quel momento detterà comportamenti psichici e psicosomatici
per il resto dellesistenza. Lo stoccaggio a livello del
processo primario farà si che tali istruzioni di comportamento
picobiologico siano immodificabili senza una profondissima analisi
(scomposizione e destrutturazione)
Questi amori fusionali che si strutturano in utero sono inscindibili:
continuano a sussistere per il resto dellesistenza anche
se mascherati dalle sovrastrutture e dai tentativi successivi.
La triste sequela degli amori falliti risiede nel fatto che i
soggetti impossibilitati a coronare il loro sogno damore
sono in realtà fusi e compenetrati con unImago inconscia
spesso senza nemmeno saperlo.
Il caso clinico seguente, solo lultimo tra i tanti, può
dare al lettore unidea della profondità del condizionamento
ancestrale.
- Il caso clinico
Giovane donna, sofferente di una
grave malattia metabolica, proveniente da una famiglia (come lo
sono la maggior parte) caratterizzata da una notevole spinta incestuosa
non agita. La madre della paziente, in particolare vive un amore
inconscio, altamente idealizzato, con il fratello, medico di fama,
che diviene una sorta di semi-dio nellimmaginario familiare.
E molto probabile che linvestimento fantasmatico sul
fratello al momento del concepimento e per tutta la gestazione
abbia consegnato il testimone della vicenda alla figlia, che coltiva,
senza saperlo, un amore sconfinato, di cui solo in analisi scoprirà
i connotati sessuali, verso lo zio.
La salute della bambina viene affidata alle cure del Professore.
E chiaro come razionalmente tale procedura sia la più
ovvia: perché andare a cercarsi un consulente esterno quando
si ha in famiglia un affermato professionista? In realtà,
e la mia esperienza me lo conferma puntualmente, accettare di
fare il medico in famiglia espone i familiari, ed il medico stesso
ad una tormentosa dinamica in cui le dinamiche di possesso-distruzione
dellOggetto passano per la costruzione di malattie che si
incrociano con tentativi amorevoli di cura. Uno dei possibili
risultati di questa dinamica può essere la costruzione
di sindromi croniche. Linconscio, nel tentativo di ottenere
soddisfazione, puo alzare progressivamente la posta in palio in
modo da creare lurgenza, che spazza via i dubbi deontologici.
Per brevità riporterò solo il materiale, elaborato
durante lo studio con lenti ad ingrandimento progressivo, di una
foto del matrimonio raffiugurante la giovane donna al braccio
dello zio (che laveva accompagnata allaltare in luogo
del padre!) relativo alla sconcertante presa di coscienza della
fissazione incestuosa:
Cè mio zio vestito da sposo, ed io vestita
da sposa. Mi vergogno da morire! sembriamo proprio due che si
vanno a sposare (piange intensamente, esprimendo un enorme affetto)
Ed ero anche incinta, qua.. e stavo per dire Ero incinta
di un altro! (LAPSUS). intendo dire non ero incinta
di mio zio..lo avevo tradito...
E come se ci fossimo sposati. Mio zio ha le dita come se
stesse dicendo OK ed anche mio figlio le mette così, fin
da piccolo...Mi vergogno di stare così abbracciata a mio
zio e di essere così contenta di starci! E mi vergogno
di lui, che è così contento e che sta al posto di
mio marito! Da quando ho iniziato la mia analisi non mi cerca
più. E pazzesco perché solo ora mi rendo conto
di essermi sposata e di non essere stata mai di mio marito! E
la prima notte di nozze ho fatto in modo da passarla nel paese
di mio zio. Non sono riuscita assolutamente ad allontanarmi di
là: era come uno yo-yo! Una cosa pazzesca! Una vita attaccata
a lui, senza saperlo! E Lei è il primo medico a cui mi
rivolgo senza chiedere il suo parere: non era successo mai in
vita mia! Io nelladolescenza non mi sono mai innamorata
di un ragazzo perché ero già di questo stronzo qua!
Un periodo lho anche desiderato fisicamente: lo volevo!
E me ne vergogno tantissimo! Ho desiderato mio zio nello stesso
modo in cui ho desiderato Lei (la prima fase dellanalisi
era stata interamente occupata da un duro lavoro di neutralizzazione
di unerotizzazione del transfert, in realtà una resistenza,
per spostamento: io medico, come loggetto incestuoso)
Materiale siffatto è di comune repere nel nostro lavoro
clinico.
Ogni volta che lo incontro non posso fare a meno di chiedermi
cosa significhi sussurrare Ti amo.
Written by: Quirino
Zangrilli © Copyright
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Note:
1 Q.
Zangrilli, La
vita: involucro vuoto, Borla, Roma, 1993.
2 Vedi
le definizioni fissazione
e rimozione
dell"Atlante di Scienza e Psicoanalisi di Zangrilli-Fornari.
3 Coloro
che non conoscessero la mia letteratura al riguardo possono trovare
riferimenti in:
- La
strutturazione dellidea delirante.
-
Traumi intrauterini ed alcolomania.
- Modalità di trasmissione transgenerazionale dellImmagine.
- Trasmissione
transgenerazionale dellImmagine con particolare riferimento
alla determinante filogenetica della paranoia.
- Vita fetale e destino
psicobiologico.
- Sogno e telepatia.
4 L
. Szondi, Introduzione allanalisi del destino, Astrolabio,
Roma, 1975.
5 L
. Szondi, Introduzione allanalisi del destino, Astrolabio,
Roma, 1975.
6 E'
di particolare interesse al riguardo, la lettura dei contributi,
elaborati da Gioia Marzi, su Edipo
II ed Edipo
III, apparsi su questa rivista.
7 Fanti,
Codoni, Lysek, Dizionario di psicoanalisi e di micropsicoanalisi,
def. n° 219, Borla, Roma, 1984.
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